venerdì 21 dicembre 2012

Dentro e Fuori

Dentro e fuori.

Cosa siamo dentro?
Dentro siamo solo sordide budella
vermicolanti istinti e fameliche mucose,
ossa e nervi sanguinanti, inerte
 grasso e puzzolente sterco.

Solo questo siamo dentro,
solo questo c' è in "interiore homine".
Perchè tutto il resto...
 tutto il resto è fuori.

Fuori è l' anima, che  è la nostra porta
 aperta per agli altri e per il mondo.
Fuori la parola, il suono , la musica, il colore.
Fuori è la luce, è l' alba luminosa.
Fuori è l' amore che ci aspetta,
fuori è la Vita, e fuori è il Sole.

Dentro lentamente rosica la morte,
ed ordisce le sue macchinazioni
per sbarrare un giorno i nostri occhi
ed imprigionarci per sempre
nella sua impotente, muta, sorda interiorità.

Ciro D'Alessio.


Ciro D'Alessio

sabato 24 novembre 2012

Ciò che veramente è importante

Ciò che veramente è importante,
che ha significato profondo,
non è  il ripetibile e l'astratto,
non è il virtuale inesistente,
né la presunta essenza di un mondo
fantasmatico o il pallido concetto.

Ciò che veramente è importante,
che ha significato abbissale
è ciò che ora qui esiste veramente,
vivo, irripetibile,  carnale.

Sei tu, sono io,  è esso, è ella.
E' questa roccia che stà qui scavata,
questa tua pelle rossiccia e bella
questa luce a noi così intonata,
che mai più ci ritornerà uguale,
e mai potrà esser più rivissuta.

E' questo sfuggenete mondo reale
prezioso e degno di venerazione,
e non quello finto ed "immortale". 

Ciro D'Alessio.



sabato 1 settembre 2012

Se fossimo dei puri spiriti conoscitivi,

 Se fossimo dei puri spiriti conoscitivi,
allora il sapere sarebbe il nostro solo cibo,
la sola maniera, per noi, di avere un contatto
con l' aldilà da noi.

Separati e diversi dal mondo, estranei ad esso,
non ci resterebbe che visitarlo ed esplorarlo,
con la curiosità e l' impassibilità di un visitatore
finito per caso in un museo dell' antico.

Ma poi che siamo carne e sangue,
poi che siamo spezzatini di mondo,
poi che non ci possiamo estraniare da esso,
ecco che la conoscenza non è che una maniera
asettica, spassionata, distaccata e sofisticata di avere a che fare
con ciò con cui già da sempre abbiamo a che fare
soffrendo e gioiendo.


Ciro D'Alessio

martedì 5 giugno 2012

Arte e Filosofia.


Filosofia e Arte sono sorelle
 segnate da una comune, fondamentale sete,
 primordiale e dilacerante:
 catturare l’Assoluto.

 Non questa o quella cosa determinata,
 questo o quell’ aspetto del vasto mondo
 ma il mondo nella sua interezza abissale.

 Per la Filosofia ciò è cosa nota e chiara.
 Anche quando è scettica sull’ Assoluto
 essa supera sempre le particolarità,
 sprezza le astrazioni,
 le unilateralità,
 smuove le fissità intellettuali…
 Ed in questo voler andare oltre,
 in questa sua inquietudine,
 mal cela la sua nostalgia
 del Tutto.


 L’ Arte invece cela e camuffa
 il suo desiderio di Assoluto.
 Essa ci mette davanti oggetti, persone,
 pupazzi, macchie, suoni.
 Ma parlandoci di queste povere cose,
 non ci parla, ma ci mette davanti,
 ci trasporta, anzi, direttamente con i sensi
 nella sua dimensione…
 Un tuffo nel suo mondo,
 dove cogliamo,
 ci pare,
 in un sol punto,
 ed in un solo istante,
 il sangue pulsante di tutto Universo!

Ciro D'Alessio.

sabato 14 aprile 2012

Dove abita la verità?

  Dove abita la verità?

Abita dentro di noi?

Come ci hanno insegnato gli antichi padri dell' occidente?

Ed allora, ciò che ci allontana dal mondo esterno,

non ci avvicina forse un po' alla verità, alle forme ideali e pure?

...

Oppure abita fuori di noi

magari proprio nel mondo esterno,

nel suo palpiare danzante, amorfo,

che ci coinvogle in irruenti vortici abissali?

Ed allora le forme silenziose e pure, che si allontanano da tale fremito,

non si allontanano forse anche dalla vita, dalla verità, dalla sua tremenda, incontenibile bellezza?



domenica 1 aprile 2012

Immediatismo.

 Ahi il segno che rimane segno
E si contorce sofferente
Prigioniero della sua medesimezza!
Ahi triste incapacità di superarsi
Muta stasi,
Sorda mancanza di tensione
e di desiderio e slancio verso l’ altro,
Lamentosa ma compiaciuta limitatezza
Ed incapacità di ideale infinito!


 Ciro D'Alessio


sabato 31 marzo 2012

I contorni

 I contorni sono il limite,
la frattura tra le cose ed il mondo.

Scompaginarli, sfumarli, negarli
significa desiderio di abbracciare il tutto
di lasciarsi abbracciare dal tutto
di superare la scissione cui siamo condannati.

Accentuare i contorni in maniera esagerata
significa soffrire e disperare soli e prigionieri.

Mettere le figure a posto nei loro contorni netti e puliti,
significa computare il mondo, catalogarlo,
senza disperazione del limite e senza ebbrezza
del suo, pur ideale, trascendimento!

Ciro D'Alessio

lunedì 19 marzo 2012

Il sogno della Realtà

 Il sogno della realtà


Durante gli incubi
si sogna d' esser svegli.
La semplice realtà che altre volte aneliamo
a superare, in quest' angoscia diventa
il nostro bisogno più pressante,
la nostra trascendenza.
Desiderio di essere nella concretezza
corposa del mondo, di respirare aria
terrena, luce naturale,  sole...
Questo sogniamo noi abitatori
dell' incubo contemporaneo.


Ciro D'Alessio

domenica 11 marzo 2012

arte e natura

    Se ci atteniamo alle parola "artefatto", artificiale, all' espressione "fatto ad arte", all' arcaico "artatamente", la parola "arte" significa ciò che è antitetico alla natura.
L' artefatto si contrappone alla cosa naturale e cioè che è fatto ad arte a ciò che vien fatto naturalmente. Contrapposizione analoga si presenta nella lingua tedesca, dove kunstlerisch, che ha nella sua radice Kunst, arte, significa artificiale, mentre kunstisch significa "artistico" nella moderna concezione del termine.
Ora tra artistico ed artificiale passa una bella differenza, soprattutto alla prima parola si associa una valenza positiva mentre alla seconda, solitamente, negativa.
Eppure se vogliamo indagare il rapporto arte-natura, dobbiamo tenere presente che arte, prima che qualsiasi mimesi, creatività, etc, significa banalmente, innanzitutto e per lo più, ciò che è fatto dall' uomo e che non si presenta in natura.
Difatti quando si studia la storia dell' arte primitiva, si suole prendere in considerazione qualsiasi manufatto umano come esempio di arte e solo in epoca più tarda ci si concentra su quei manufattio che non hanno finalità pratica immediata, riservando a loro il termine "arte", ed escludendo man mano dal campo di indagine della storia dell' arte gli oggetti utili.Se così stanno le cose, l' arte che prende a proprio tema la natura diviene di estremo interesse; essa infatti prende a proprio tema proprio ciò che è altro da sé e dalla cui scissione è nata. E' come se andasse alla ricerca delle sue antiche origine, o tentasse di ricomporre idealmente la frattura originaria da cui nacque. Questa infatti le sfugge per definizione: qualsiasi cosa sia l' arte, non è una cosa naturale. Sembrare naturale, nascondere l' artificio, è un ideale spesso ricorrente, e cela il desiderio dell' arte di impossessarsi in qualche modo della natura, nascondendo il carattere negativo da cui è nata.Si cela dietro questa desiderio di natura, un desiderio di assoluto. La negazione del prorpio limite, infatti, è l'assoluto. Ciò che riesce a mangiarsi i propri limiti, ad impossessarsi delle proprie condizioni di esistenza, a negare ciò che lo nega, non ha più condizioni, limiti, negazioni ed è infinito ed assoluto. Ecco perché il correre dietro la natura, checché ciò significhi, è sempre stato un pallino dominante dell' arte, perché raggiungere la natura significa in qualche modo superare se stessa, trascendersi, sublimarsi.
Ciro D'Alessio

Sinonimi pericolosi

Sinonimi pericolosi

sabato 10 marzo 2012

La luce

La luce rompe la chiusura delle cose dal mondo.
Le scompone e le mette in relazione.
Le investe e le circonda, le rende cangianti e vibranti.
Alla luce le cose non sono mai ferme,
ma sempre svelano un intimo palpito, un fremito vibrante.
La luce non viene dalle cose, ma da fuori,
le trascende.
Le cose assorbono la luce, la elaborano, la colorano
e poi la riflettono, la rimandano indietro diversa da come l’ hanno ricevuta.
E la luce stessa, investendo le cose, le cambia,
le scompone in luci ed ombre, in riverberi, brilli e riflessi.

Nella realtà le cose sono sempre immerse nella luce.
La cosa al di là della luce è solo un astrazione.

sabato 25 febbraio 2012

Chi sprezza il mondo?

Chi sprezza il mondo?

Sprezza il mondo chi lo deturpa e lo stupra
con veleni  e stravolgimenti,
chi ne squassa gli equilibri,
e ne vuole cambiare i connotati.
Chi costruisce Piramidi e innalza grattacieli,
chi blocca il fluire dei fiumi  
e taglia i mari con immense scie spumose.

Lo sprezza chi ne fa una risorsa,
chi costruisce mondi immateriali
ed antepone l' astratto al concreto,
l'inesistente all' esistente.
La finanza al dolore ed alla felicità.

Sprezza il mondo chi lo vede banale
e non si ferma a contemplare un fiore,
Chi lo ritiene superato o esaurito
Lo sprezza chi si pensa superiore ad esso,
 figlio di un dio superno,
quando è anch' egli figlio di questo mondo.

Sprezza il mondo chi mortifica la propria passione
e  si rinchiude nelle paludi dell' io.
Chi rinuncia alla propria gioia
e non gioisce del sorriso di un' altra vita.
(...)
Chi non si lascia stupire ogni giorno
dall' infinita dignità all' ennesima potenza
di ogni essere nel Mondo.

Ciro D'Alessio.


sabato 18 febbraio 2012

Disprezzare il nostro mondo sensibile...




Disprezzare il nostro mondo sensibile,
è come disprezzare tutto
 ed odiare tutto.
 Tal disprezzo non è la via per mondi ulteriori e superiori,
ma solo per la solitudine ed il nulla.
 Mondi superiori ed ulteriori
 infatti non vi sono.
 Vi è solo questo,
nella sua carne concreta,
nel suo caotico pullulare di vita.
E poi ci sono i fantasmi della nostra immaginazione.
Anteporre questi a quello è follia.
La più umana delle follie.

Solo è
 chi disprezza il mondo sensibile,
perchè esso è il nostro solo bene comune.
Il solo bene che ci accomuna.
I fantasmi dell'immaginazione sono privati,
e ci tengono avvinghiati
nella solitudine dell' io
finchè il robusto sole concreto
del mondo sensibile
non ci scioglie
dalla prigionia delle loro nebbie.

Ciro D'Alessio.




giovedì 16 febbraio 2012

Stracci di luce..

Stracci di luce,
vi cerchiamo
 come ramarri il sole.
Passeranno le mode,
trascorreranno i secoli,
cadranno molti ponti, molti miti,
molti idoli saranno abbattuti
e le sorti dei popoli si rivolgeranno.
Ma anche allora cercheremo
certamente stracci di luce
e sprazzi di sole vitali per noi
antiche creature,
 piccole scheggie erratiche del sole.

Ciro D'Alessio.

lunedì 23 gennaio 2012

Dipinti solari.

Luce del Sole,
tu ci hai generati
e ci doni la vita ad ogni istante.
Tu la nostra unica energia,
da te discende tutto.

Tu solo ci fecondi di gioia vera,
solo tu, madre creatrice ed eterna nutrice,
meriti di essere venerata
e celebrata da noi effimere creature tutte tue.

E quando non ti troviamo,
o ti troviamo finta,
soffriamo e ci angosciamo,
perché la tua mancanza
è l’ inizio di ogni nostra fine.

Ciro D’Alessio.

sabato 14 gennaio 2012

Grembi Marini

Grembi marini, nelle vostre acque tiepide,

nelle vaporose trasparenze fulgide,

nei bagliori freschi e luccicanti,

noi ci immergiamo nell' antica

felice condizione primigenia,

nell' edenico brodo primordiale,

nel materno liquido amniotico.



E quì trova temporanea pace

il nostro tormento ed il nostro rimorso

di animale ribelli a gaia progenitrice.



Ciro D'Alessio

Dipinti

  Oh dipinti,

apritemi al mondo,

donatemi l' illusorio ma vitale

contatto con il Tutto.

Sciogliete la solitudine della mia immaginazione,

il freddo dei miei sogni diurni,

il buio del mio essere separato,

col bagliore delle vostre luci

e della vostra pasta ribollente!



Ciro D'Alessio.

Ricercate voi, artisti contemporanei,

Ricercate voi, artisti contemporanei,

lo smalto ed il solvente,

ricercate i supporti,

le carte, le stoffe,

incollate, impastate,

assemblate materie

ed idee disparate.

A me lasciate solo

pochi colori e classica tela

ché mi interessa solo ricercare

e squadernare la terribile bellezza

di questa strepitoso mondo!



Ciro D'Alessio

mercoledì 4 gennaio 2012

Ricordi quell' età spesa nel gioco...

Ricordi quel età spesa nel gioco,
nei prati tuffati, specchiati nelle acque
vispe, i corpi vaporosi e caldi,
la schietta vicinanza dell’amico?

…Le corse nei parchi, le nuotate,
la dimenticanza dolce degli affanni…
il profumo delle alghe fresche al sole?

…solo nostalgia
o sogno prepotente d’emancipazione?


Ciro D'Alessio

Anfratti assolati

Porticciolo abbandonato ed anfratti

assolati , non più i vostri riverberi

ispirano i pittori, non più la luce

vaporosa e limpida ci inonda

gli occhi ormai aridi e assuefatti

alle luci al neon ed ai colori

della plastica, acidi e perfetti.



La vostra delicatezza, la discrezione tonale,

il senso dolce di immersione

non son più argomento

per chi, ottunto, deve essere scosso e violentato.


Ciro D'Alessio

lunedì 2 gennaio 2012

Colori accesi

  I colori accesi non sono forse una rarità in natura?

un fiore, un pomo, la polpa d’un’anguria, una bella coccinella…



Non siamo forse noi fatti per vivere in un mondo

con pochi colori accesi, incastonati come preziosi brillanti

in vaste campiture di discrete e velate tinte medie?



Non sono questi i colori della realtà?

E non è forse vero che quando il mondo ci sorride,

quando il sole risplende e feconda la vita,

allora anche i colori più accesi si scompongono

in luci, toni medi ed ombre? Ed il colore si apre

ed evapora in luce e la luce lo toglie dalla sua solitudine

e lo accorda col mondo e col tutto?



Ciro D’Alessio