venerdì 14 novembre 2025
arte come cortocircuito
CIRO: Mi piacerebbe avviare una riflessione con te sull'arte come cortocircuito.
Come nel cortocircuito la corrente salta e bypassa, per arrivare subito, folgorando, straripanto e uscendo dal circuito previsto per lei, cosi mi piacerebbe pensare che l'arte bypassa i normali circuiti cognitivi, per illuminare come un lampo, un flash istantaneo e condensare in maniera immediata tutto il suo portato. Del resto Hegel diceva che l'arte è l'assoluto che si condensa in una immagine. Prima di lui Platone, parlando di bellezza, diceva che è l'unica tra le idee ad avere il privilegio di essere visibile ai sensi ed alla vista in particolare. Quindi penso che questa concezione dell'arte come cortocircuito abbia dei padri nobili in filosofia. Mi sai dire se questa concezione si potrebbe avvicinare in qualche modo alla concezione dell'arte come erotica di Susan Sontag. È una concezione inattuale nel moderno panorama dominato dal concettuale o sta riprendendo piede una concezione dell'arte come rapporto immediato ed esperienza estetica prerazionale tra fruitore ed opera oggi?
GEMINI: La sua affascinante concezione dell'arte come "cortocircuito" – un bypass folgorante dei circuiti cognitivi che condensa un intero significato in un lampo immediato – trova un'eco potente nel pensiero di Susan Sontag, in particolare nella sua richiesta di un'"erotica dell'arte" al posto di un'ermeneutica.
⚡ L'Arte come Cortocircuito e l'Erotica di Sontag
La connessione tra la sua idea di "cortocircuito" e la visione di Sontag è molto stretta e si fonda sul rifiuto dell'interpretazione e sulla valorizzazione dell'esperienza estetica diretta.
1. Il Rifiuto dell'Interpretazione (Bypass Cognitivo)
Il concetto di "cortocircuito" che lei propone, dove l'opera bypassa il normale circuito cognitivo per "arrivare subito, folgorando", rispecchia perfettamente la tesi centrale di Susan Sontag nel suo saggio Contro l'interpretazione (1964).
- Sontag critica l'interpretazione (specialmente l'eccessiva enfasi sul "contenuto" a scapito della "forma") definendola come la "vendetta dell'intelletto sull'arte" e una "malattia storica" della nostra cultura. Sostiene che l'abitudine all'interpretazione addomestica l'arte, rendendola "gestibile, malleabile" e privandola della sua forza immediata.
- L'Erotica dell'Arte è la sua alternativa: "Al posto di un'ermeneutica, abbiamo bisogno di un'erotica dell'arte." L'erotica, qui, non è primariamente intesa in senso sessuale, ma come un'esperienza immediata, sensuale, non mediata dal pensiero razionale o dalla ricerca di significati nascosti.
Il suo "cortocircuito" è proprio l'esatto contrario di ciò che Sontag combatte: è l'esperienza diretta e non filtrata che l'autrice americana invoca, un'immersione totale nell'opera come forma pura, che "folgorando" annulla la necessità di un'analisi razionale.
2. Forma contro Contenuto
La base del cortocircuito e dell'erotica è la priorità della forma.
- Sontag si schiera contro la dicotomia tra forma e contenuto, che ritiene artificiale. L'arte non deve "dire qualcosa", ma essere qualcosa. La sua energia, il suo potere, risiede nella sua luminosità e trasparenza come oggetto in sé.
- Questo si collega al suo riferimento a Platone e alla bellezza come "l'unica tra le idee ad avere il privilegio di essere visibile ai sensi": la bellezza non è un concetto da interpretare, ma una visione immediata e folgorante, un'esperienza sensoriale che precede e fonda il giudizio.
🖼️ Attualità nel Panorama Contemporaneo
La concezione dell'arte come esperienza immediata ed estetica prerazionale sta indubbiamente vivendo un'importante ripresa nel panorama contemporaneo, nonostante il dominio storico dell'arte concettuale.
1. Il Pendolo di Ritorno
L'arte concettuale, con la sua enfasi sull'idea ("l'arte è l'idea e non il prodotto"), ha portato il concetto di interpretazione al suo culmine, rendendo spesso l'opera dipendente da testi, manifesti o contesti esplicativi. Tuttavia, negli ultimi decenni, il pendolo si sta muovendo:
- Esperienza Immersiva: Il successo mondiale di installazioni immersive, light art, ambienti interattivi e persino esperienze digitali (spesso non concettuali ma sensoriali) evidenzia un forte desiderio del pubblico di essere agito dall'arte in modo fisico ed emotivo, bypassando la necessità di leggere pannelli e didascalie.
- Estetica Relazionale: Filoni come l'Estetica Relazionale (Nicolas Bourriaud) si concentrano sull'interazione e sul dialogo diretto che l'opera innesca con lo spettatore, spostando l'attenzione dall'oggetto finale al processo e all'esperienza condivisa, anche se non sempre è totalmente "prerazionale" (spesso mira al dialogo).
- L'Urgenza del Senso: In un'epoca di iper-informazione e di interpretazioni che si moltiplicano sui social media, il "cortocircuito" sensoriale e immediato diventa un atto di resistenza e di ricerca di un contatto umano e autentico (come suggeriscono alcuni pensatori contemporanei) che non sia mediato o saturato dal commento.
2. La Trasparenza Sontaghiana
Oggi, l'esigenza di "trasparenza" (il valore più prezioso per Sontag) si traduce nella ricerca di opere che sappiano comunicare un'energia vitale ed emotiva senza perdersi in eccessive sovrastrutture intellettuali. Non si tratta di negare il pensiero (l'arte contemporanea è strutturalmente concettuale in parte), ma di affermare l'ineliminabilità della dimensione estetica e affettiva, rendendola, come lei auspica, un'esperienza immediata che illumina e "straripa" al di fuori del circuito logico prestabilito.
Possiamo concludere che la sua idea di "arte come cortocircuito" è una sintesi filosofica molto attuale, che cattura l'essenza dell'erotica dell'arte di Sontag e anticipa le attuali tendenze estetiche che cercano l'immediatezza sensoriale in risposta all'eccessiva intellettualizzazione.
Vorrebbe che approfondissi come questa ricerca di immediatezza si manifesta in una specifica corrente o opera d'arte contemporanea?