sabato 9 ottobre 2021

l'impressionismo è decostruzionismo

L'impressionismo è decostruzionismo.

Il disegno non è semplicemente una riproduzione di quanto sta fuori, ma una forma costruita dalla nostra mente che ci permette di ordinare e dare un senso alle percezioni. Ad esempio, la forma dell'albero che abbiamo imparato a disegnare da piccoli, ci aiuta a vedere gli alberi e a distinguerli dai cespugli. Il disegno e la pittura foggiano le forme con cui poi non solo interpretiamo, ma vediamo la realtà. Il disegno, quindi, assume un ruolo importante quanto il linguaggio verbale: non semplice strumento per comunicare, ma strutturazione della nostra mente,  strutturazione condivisa, che ci permette di entrare in contatto con il mondo e con gli altri. Se così stanno le cose e la pittura ci mostra le forme che "costruiscono" lo spazio e il mondo, allora la pittura impressionista è una pittura decostruttiva, perché ci insegna a riconoscere e a decostruire queste forme apprese fin da piccoli, per aprirsi, nei limiti del possibile, a una percezione destrutturata e primigenia. L'impressionismo tende all'informale proprio perché nella sua essenza sta questa ricerca dell'apertura originaria "preconcettuale" , prima del disegno e prima della parola. L'impressionismo è quella attivita creatrice di forme che cerca di andare al di là delle forme, e in questa tensione a superarsi e negarsi, vi sta un anelito all'assoluto, che è l'essenza dell'arte. 

lunedì 20 settembre 2021

Recensione di Antonio Sorgente

Dear Ciro D'Alessio Pittore, Studio d'Arte, alcuni miei amici di Roma, in modo incidentale, si sono complimentati con me per  per i tuoi dipinti. Sono opere d'arte  che presentano delle peculiarità che ti riconosciamo, di là dell'aspetto della conoscenza personale  virtuale. Il dipinto de quo  presenta una veduta panoramica della piana di Napoli sottostante il Vesuvio.  In esso predominano i colori vibranti e le atmosfere luminose, solari. Dimostra uno stile personale, distante dall'Impressionismo e dal Realismo pittorico del Novecento, in quanto hai intrapreso un nuovo percorso espressivo fondato sulla materia cromatica diversificata che. per mezzo di una spatolata vibrante, si abbandona ad una naturalismo eccellente. Attraverso delle scelte  luministiche ti ei proiettato su una dimensione "irreale", da sogno, in cui l'alternarsi delle linee dritte e dell'uso straordinario dei colori e della luce (accostando tinte complementari) fai in modo che predominano  i gialli, i rossi, i verdi, i bluette gli i ocra e i rosa schocking sovrapposti e spigolosi. .Eppure la  tavolozza pastosa, la scena  rimane leggiadra ed  il quadro comunica un equilibrio compositivo e cromatico.... di una grande forza interiore. Nel cielo la composizione è amplificata da una LUMINOSITA' eccellente, dinamica  e cromatica che è la vera fonte della bellezza del quadro.  Cosa dirti di più, ci auguriamo che nel tempo tu possa venire a Roma per esporre in Via Margutta.... anche se in questo periodo di pandemia tutto e difficile. Infine il tuo dipinto, pregno dei tuoi turbamenti interiori è in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore.  Un cordiale saluto Antonio Sorgente. Critico d'arte.